Lungo la Via Appia: la discesa al mare e la città romana
Dopo aver attraversato i monti Aurunci e la valle di Itri, la Via Appia scende verso il mare e trova in Formia uno dei suoi punti più alti di monumentalità e bellezza.
L’antica Formiae fu città di origine volsco-romana, entrata nell’orbita di Roma nel 338 a.C. e divenuta colonia augustea con il nome di Colonia Aelia Adriana Augusta Formiae.
Qui la strada non è solo via di passaggio, ma decumano massimo della città: attraversa il Foro, tocca i templi, le fontane e le case, raccontando secoli di civiltà.
A Formia l’Appia si fa città viva, cuore di commerci e villeggiatura per l’aristocrazia romana.
“Sulle rive del Tirreno, la Regina Viarum parla la lingua delle onde e dei templi: qui Roma si specchiava nel mare.”
Formia — dove l’Appia diventa città affacciata sul Tirreno.
Introduzione
Dopo aver attraversato i monti Aurunci e la valle di Itri, la Via Appia scende verso il mare e trova in Formia uno dei suoi punti più alti di monumentalità e bellezza.
L’antica Formiae fu città di origine volsco-romana, entrata nell’orbita di Roma nel 338 a.C. e divenuta colonia augustea con il nome di Colonia Aelia Adriana Augusta Formiae.
Qui la strada non è solo via di passaggio, ma decumano massimo della città: attraversa il Foro, tocca i templi, le fontane e le case, raccontando secoli di civiltà.
A Formia l’Appia si fa città viva, cuore di commerci e villeggiatura per l’aristocrazia romana.
“Sulle rive del Tirreno, la Regina Viarum parla la lingua delle onde e dei templi: qui Roma si specchiava nel mare.”
Archeologia e memoria
Il tratto urbano dell’Appia a Formia, lastricato in calcare e poi rifatto in basalto da Caracalla nel 216 d.C., conserva ancora oggi il suo allineamento originario.
Lungo il suo percorso si trovavano edifici pubblici, terme, teatri e sontuose ville marittime appartenenti ai grandi nomi della Roma repubblicana: Cicerone, Mamurra, Pompeo, Dolabella, Lepido.
Il celebre Cisternone romano, grande invaso ipogeo di età repubblicana, rappresenta una delle più importanti opere di ingegneria idraulica dell’Italia antica.
La sua struttura — con quattro navate su pilastri e capacità di 7.000 m³ — testimonia la modernità delle infrastrutture urbane di Formia.
Poco fuori dal centro, lungo l’antica Via Appia, sorge il Mausoleo di Cicerone, un’imponente tomba circolare in opera cementizia, alta 24 metri, che la tradizione attribuisce all’oratore romano, il quale possedeva una villa nella zona (il Formianum).
Un monumento ipogeo unico in Italia, visitabile con guida, risalente al I secolo a.C.
Parte del sistema idrico antico: forniva acqua al Foro e alle abitazioni circostanti.
Imponente sepolcro a pianta circolare su basamento quadrato (18 m per lato).
Dal belvedere si ammira il Golfo di Gaeta: uno dei monumenti più iconici del Lazio.
Elegante fontana romana per il ristoro di viandanti e cavalli, decorata con mascheroni di divinità fluviali:
perfetto equilibrio tra funzionalità e bellezza classica.
Nel quartiere di Castellone: impianto scenico e muri radiali ancora leggibili.
Databile tra tarda repubblica ed età augustea, ospitava fino a 3.000 spettatori.
Luoghi moderni di passeggio che seguono il profilo dell’antica costa romana:
perfetti per unire visita archeologica e relax tra mare e storia.
Accessibilità e suggerimenti di visita
Il Cisternone è accessibile con visite guidate prenotabili online.
Percorsi pedonali segnalati collegano il centro storico con il Mausoleo di Cicerone.
La Fontana di San Remigio è raggiungibile anche in bicicletta o e-bike.
Collegamenti ferroviari da Roma, Napoli e Gaeta (stazione Formia–Gaeta).
Accessibilità garantita per la maggior parte dei siti del centro urbano.
Suggerimento: visita Formia come tappa in cui l’Appia si fa città viva: pietra, mare e voce di Roma si incontrano in un’unica esperienza.
Formia oggi
Formia è una città che unisce mare, cultura e tradizione in un equilibrio raro.
La sua posizione lungo la Via Appia, la ricchezza dei suoi siti archeologici e la qualità della vita la rendono una meta d’eccellenza del turismo culturale e slow.
Qui la storia non è un reperto, ma un paesaggio abitato, che accoglie chi sceglie di viaggiare con curiosità e rispetto.
“A Formia la Regina Viarum ritrova il mare e diventa racconto, tra pietre antiche e luce mediterranea.”
Mettiti in cammino
Da Formia, la Via Appia prosegue verso Minturno, dove la grande arteria attraversava il Garigliano grazie al Pons Tirenus, punto di confine tra Lazio e Campania.